Quanti tè!

Chi non ha mai assaggiato un tè nero? Chi non ha mai sentito parlare degli effetti benefici del tè verde e del tè bianco? Di cosa stiamo parlando? Tè, ovviamente, Camellia sinensis per essere precisi. Ma allora come è possibile che una stessa pianta dia vita contemporaneamente a così tante varietà dello stesso infuso?

Perché il vino rosso è rosso, mentre il vino bianco è bianco? Ebbene, la risposta è semplice: il vino rosso è prodotto con l’uso di uve scure, mentre il vino bianco è prodotto con uve chiare. E il tè? Il tè (fresco) è sempre verde, eppure esistono il tè verde, il tè bianco, il tè giallo, il tè nero, l’oolong e il pu’er (fermandoci alle categorie più diffuse).

Che confusione! Generalmente (ma non è la regola) dal tè verde, che (secco) è verde, è estratto un liquore giallo brillante, dal tè bianco, che è bianco, è estratto un liquore giallo pallido, dal tè nero, che è marroncino, è estratto un liquore rosso, dall’oolong, che è verde scuro, è estratto un liquore giallo-verde, dal pu’er, che ha un colore molto simile al tè nero, è estratto un liquore marrone tendente al nero. Peraltro c’è chi individua i tè in base al colore delle foglie (secche), sicché il tè nero avrà le foglie di colore scuro, ma c’è anche chi preferisce individuare le diverse qualità di tè in base al colore del liquore estratto, sicché il tè nero, esprimendo un liquore rosso, sarà qualificato tè rosso (e infatti, tendenzialmente, il tè nero in Cina è conosciuto come tè rosso).

Non era mia intenzione spaventarti, ma è importante partire da questa premessa per entrare nel mondo dei tè! Solitamente l’attributo cromatico del tè (che parola difficile: intendo la parolina «nero» in tè nero, la parolina verde in «tè verde» e così via) è dato dalla colorazione (dal colore) che assumono le foglie secche, quelle che acquisti per intenderci.

Alcuni rivenditori usano (impropriamente) l’etichetta «tè rosso» per riferirsi al Rooibos, cioè all’Aspalathus linearis, un’erba di colore rosso: fai attenzione, non è Camellia sinensis, quindi non è tè, ma qualcos’altro! Inoltre, ricorda che individuare i tè in base al colore delle foglie (secche) non è sempre possibile (ad esempio, le foglie (secche) del Dian Hong, che è senza dubbio un tè nero/rosso, sono gialle).

Quindi, se il colore non è (sempre) determinante, qual è l’elemento che ci permette di distinguere un tè dall’altro? Non ne esiste soltanto uno. Il primo e più rilevante è certamente la tecnica di produzione (ad esempio, il tè verde è per definizione non fermentato, mentre il tè nero è completamente fermentato). Cos’altro influisce sul sapore e sulla qualità del tè? Come ti anticipavo, gli elementi sono diversi, i più importanti sono probabilmente la tecnica di coltivazione, il terreno, l’acqua e l’origine geografica.